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Dismorfismo Digitalizzato
È un termine che descrive la discrepanza tra lo standard di bellezza femminile ideale imposto dai social media e l'aspetto "reale" delle donne.
Il dismorfismo digitalizzato si manifesta attraverso immagini digitali, in cui parti del sé presumibilmente indesiderabili vengono alterate modificando l'aspetto on line attraverso varie app o programmi.
La divergenza tra il modello di bellezza proposto dai media e l'aspetto reale delle donne non è un concetto nuovo: in precedenza pubblicità e televisione, e ora i social, hanno proposto e continuano a proporre nuovi standard di bellezza influenzati dalla cultura, dalla moda, dalla religione, dalla politica e dall' economia. [Harper e Tiggemann 2008]
Questo fatto, insieme alla vulnerabilità emotiva e relazionale, ha contribuito all' aumento dei disturbi legati all' immagine corporea nelle società occidentali e orientali, specialmente tra le giovani donne; ciò che è unico nel dismorfismo digitalizzato è però 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗮𝗱 𝗮𝗱𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗱 𝗱𝗶 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵é 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲.
Gli individui sono talmente immersi nel mondo virtuale che esiste una percezione socialmente dismorfica del corpo femminile e le adolescenti percepiscono maggiormente la pressione sociale a cambiare l'aspetto visivo delle loro immagini caricate on line; l'incongruenza tra immagini on line e reali genera ansia e insoddisfazione ed è correlata a problemi di regolazione comportamentale ed emotiva. Questi aspetti producono un fenomeno insolito, in cui 𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗲 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗶 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲...
Una recente ricerca italiana ha mostrato come non sono solamente le ragazze giovani a subire l'influenza di questo fenomeno che propone standard corporei irreali, ma anche i ragazzi, che hanno la tendenza a modificare digitalmente la propria immagine per aderire a quelli che sono i modelli proposti dai principali social.
Questo processo ha una particolare influenza su quelli che sono i livelli di ansia rispetto al proprio corpo o a parti di esso, il che suggerisce una relazione tra un'immagine corporea estremamente negativa e l'utilizzo di social media.
Il 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 è quello 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗿𝗶𝘁𝗶𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗶, 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗶 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲. [Verrastro et al. 2020].
Tratto da:
- 𝗘𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗲 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗮𝗱𝗼𝗹𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 -
𝗣𝗮𝗻𝘇𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝘀𝗶
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